Astrid Vitols, presentazione

Infine, il giornalismo fu messo sulla mia strada dopo quest'ascolto, parallelamente all'impresa, di conferenze di storici, seguito dalla mia ricerca sulla storia e la simbolica dei cannocchiali, oggetto culturale eminentemente legato alla conoscenza ma anche al corpo. Un'indagine di molti mesi alla Biblioteca Nazionale di Francia a Parigi che mette capo, nel 1994, alla pubblicazione di un libro su quest'oggetto del quotidiano al simbolico tanto ricco. Introdotto da Michel Pastoureau, fu molto rapidamente tradotto in giapponese. Questa ricerca e questo tipo di scrittura mi mettevano, senza che lo sappia ancora, nella via del mio nuovo futuro. Quello di scrivere per la stampa, poi più tardi per creatori, imprese di lusso, e sul web, trampolino meraviglioso per collegare gli umani tra loro, in tutta la loro diversità.

Le scienze umane fanno parte di me, sentire l'aria del tempo anche. Unire ciò che è il proprio dell'uomo, la riflessione, il pensiero, la cultura, lo sguardo individuale, per applicarlo a qualsiasi argomento ha sempre guidato la mia visione per ogni missione. Avere un approcio globale, trasversale, ma anche un senso estremo del dettaglio, del riassunto, del conciso è uno degli miei fondamenti. La formazione letteraria è anche utile nel giornalismo che per un cliente, perché il vocabolario sarà sempre più ricco, regolato, pertinente, e la presentazione delle idee più seducente e singolare. Quando si vuole attirare l'attenzione di un lettore, la scrittura non sopporta la piattezza, il convenzionale, il già visto sotto pena di banalizzazione e di noia. Occorre potere lasciare libero corso al suo immaginario per sorprendere meglio e soddisfare un accomandante.

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